Non è mai facile spiegare la filosofia di un’enoteca, coinvolgere, proiettare l’ospite verso un’idea ben precisa e far rivivere momenti emozionanti. Le parole, anche le più articolate e affascinanti, riconducono, spesso, a sensazioni uniche. Sono proprio le sensazioni, i profumi e i ricordi, che stimolano la nostra memoria.

Partendo da queste riflessioni e volgendo lo sguardo alla bellezza senza tempo della nostra terra vorrei aprire i cassetti della nostra memoria, per riportare alla luce, raccontare di antiche storie e di vini poco conosciuti.

Scoprire nuovi vitigni, ripercorrere la loro storia e confrontarsi con coloro che valorizzano il loro territorio, penso sia il sogno più affascinante per ogni appassionato di vino.

Fattoria di Gratena

Non è una storia qualunque quella della Fattoria di Gratena che risale al 1968 innestato sulle vestigia di un podere duecentesco, grazie alla passione di Fabio De Ambrogi, persona tenace e carismatica che ha creduto fortemente in questo progetto.

Gratena Nero

Vorrei quindi raccontarvi del vino-simbolo della Fattoria di Gratena. Una chicca, unica, prodotta in poche migliaia di esemplari e che è il vino emblematico della nostra filosofia.

Il Gratena Nero nasce così da questa ostinazione, il rinvenimento, nel 1997, di qualche centinaio di piante di un vigneto antico con varietà di uva sconosciuta. Inizialmente scambiata come Sangiovese, in seguito il maestro Giacomo Tachis ipotizzò che questo vitigno potesse essere un’evoluzione del Cabernet Franc, ma fu il professore Attilio Scienza, attraverso uno studio ampelografico, a individuarne il DNA e a farlo omologare nel 2010 come vitigno autoctono toscano.

Il Gratena è un vino rosso di grande carattere e struttura, intenso nel colore, ampio e suggestivo al naso, con aromi di mora di rovo, con tocchi terrosi e di liquirizia insieme a un finale di tabacco e chiodi di garofano.

Insomma, un vino che ha sedotti noi e i nostri ospiti e che ogni volta ci conduce in un viaggio misterioso, appagante e contornato da emozioni infinite.